mercoledì 14 novembre 2018

mercoledì 14 novembre 2018




Z

di Constantin Costa-Gavras
1969


«Ogni somiglianza con avvenimenti reali, persone morte o vive non è casuale. È volontaria.»

In un Paese del mediterraneo non meglio identificato, un deputato dell'opposizione dopo una riunione rimane gravemente ferito alla testa, apparentemente investito da un furgoncino. Ricoverato, dopo molti inspiegabili intralci, in ospedale, il deputato muore. Per un caso fortuito, il conducente del motocarro viene arrestato: si apre il procedimento giudiziario, ma l'unica responsabilità che sembra si possa addossare all'uomo (e al compagno che era con lui) è di aver guidato in stato di ubriachezza. Il giudice istruttore incaricato del caso non è però dello stesso avviso e decide di approfondire le indagini.
Il film è ispirato agli avvenimenti che vanno dall'assassinio del deputato socialista greco Gregoris Lambrakis nel 1963 sino al colpo di Stato nel 1967 da parte dell'esercito. “Z” è l'iniziale del verbo greco ζω (“vivere”) e ha la stessa pronuncia di ζει “(lui) vive”; a seguito dell'omicidio Lambrakis la lettera veniva scritta per protesta sui muri per ricordare il deputato ucciso. Le riprese vengono effettuate in Algeria, dal momento che sarebbe stato impossibile lavorare nel 1968 nella Grecia dei Colonnelli.

mercoledì 7 novembre 2018

mercoledì 7 novembre 2018




CONCERNING VIOLENCE

di Göran Olsson
2014


Nove scene di autodifesa imperialistica. Questo è il sottotitolo di Concerning Violence, film-saggio modellato su I dannati della terra di Frantz Fanon (pubblicato nel 1961), riflessione anticolonialista e preveggente, che coniò la locuzione "Terzo Mondo" ponendosi tra i testi di riferimento per il pensiero africano. Con un'operazione analoga al precedente The Black Power Mixtape 1967-1975 (2011) Olsson recupera e riassembla materiali d'archivio inediti girati dalla tv pubblica svedese tra gli anni '60 e '70 (con un breve inserto dell'87 in Burkina Faso), approfondendo la ricerca sull'apartheid e i processi di emancipazione politica nera. Un repertorio che scorre accompagnato da corposi estratti del testo di Fanon, didascalizzato e sovraimpresso in inglese e letto da Lauryn Hill.  Ad un'illuminante introduzione all'opera di Fanon a cura della filosofa Gayatri Chakravorty Spivak fanno seguito nove capitoli che teorizzano gli esiti del colonialismo bianco in Africa e i conseguenti movimenti nazionali di liberazione. Un repertorio iconico, a tratti intollerabile, di una storia sanguinaria: la guerriglia in Angola, la testimonianza di un intellettuale torturato in carcere in Rhodesia/Zimbabwe e le dichiarazioni razziste di un colono bianco, le zone militarizzate, la repressione di uno sciopero in una fabbrica svedese in Liberia; la fede di missionari cattolici svedesi in Tanzania; scene di contesti ricreativi bianchi miste a immagini atroci di distruzione e mutilazione nella guerre di liberazione del Mozambico e Guinea-Bissau.  Il tema è la relazione tra colonizzatore e colonizzato, nella consapevolezza che la decolonizzazione non può darsi senza violenza, anche se Fanon (morto nel '61, poco dopo la pubblicazione del suo saggio) non la legittima. Il suo linguaggio è preciso, attualissimo, e si attaglia in modo sorprendente, mutatis mutandis, al contesto neoimperialista dei giorni nostri. L'epilogo è un deciso appello alla consapevolezza dei compagni neri, a che si adoperino per formare «un nuovo essere umano» e un'aperta accusa all'ipocrisia europea nel nascondere i crimini perpetrati. Un ragionamento storico e psicologico coerente interagisce in modo dialettico, mai didascalico, con un 16mm denso e introvabile, disintegrando in 85 secchissimi minuti ogni futura applicazione del "politicamente corretto".

martedì 30 ottobre 2018

martedì 30 ottobre 2018




TERRA EM TRANSE - TERRA IN TRANCE

di Glauber Rocha
1967


Terra em Transe racconta la crisi di un intellettuale alle prese con l’ascesa politica di un demagogo nel (non tanto) immaginario paese sudamericano di Eldorado.

Glauber Rocha (1939 – 1981) è stato un regista e sceneggiatore brasiliano, uno dei padri del cinéma nôvo, celebre movimento cinematografico che rinnovò il cinema brasiliano. 
Rocha approda al cinema dopo aver studiato legge e aver lavorato come giornalista e critico cinematografico. Realizza alcuni cortometraggi e nel 1962 porta a termine il suo primo lungometraggio, Barravento. Nel 1964 dirige Il dio nero e il diavolo biondo (Deus e o diabo na terra do sol) ambientato nel nord-est del Brasile: Rocha segue il tracciato della siccità attraverso una coppia di contadini alla ricerca della liberazione. Nel film appare per la prima volta un personaggio epico e popolare, Antonio das Mortes, che sarà protagonista nel 1968 dell'omonimo lungometraggio diretto da Rocha, vincitore del Prix de la mise en scène al festival di Cannes. Nel 1967 esce Terra em transe, che definisce artisticamente la mutata coscienza politica del regista. L'attività cinematografica di Rocha prosegue in patria fino al 1969, quando è costretto ad abbandonare il Brasile per la severa censura governativa.
Nel 1970 gira in Congo Il leone a sette teste; negli anni settanta lavora in Africa e in Europa, collaborando, tra gli altri, con Carmelo Bene. Nel 1975 dirige História do Brasil, film didascalico sulla storia del Brasile dalla colonizzazione spagnola e portoghese fino agli anni settanta.
La sua opera filmica è connessa con i miti e le tradizioni del popolo brasiliano e fonde verità, immaginazione e militanza politica. Il suo punto di vista manifesta palesemente la sua posizione contro le mistificazioni e le mercificazioni del sistema imperialista occidentale, di cui Hollywood rappresenta il grado massimo nella sfera della "dittatura dell'immaginario".

mercoledì 24 ottobre 2018

mercoledì 24 ottobre 2018




IL POSTO

di Ermanno Olmi
1961



Nel pieno del boom economico dei primi anni sessanta, un ragazzo di Meda, Domenico, partecipa ad una selezione di lavoro presso una grande azienda di Milano. Vive questo impegno con particolare apprensione a causa della famiglia, che si aspetta da lui che riesca ad ottenere il posto fisso con cui sistemarsi per tutta la vita.

mercoledì 17 ottobre 2018

mercoledì 17 ottobre 2018




HYPERNORMALISATION

di Adam Curtis
2016


La parola 'hypernormalization' (ipernormalizzazione) è stata coniata dall'antropologo Alexei Yurchak e introdotta nel suo libro Everything Was Forever, Until It Was No More: The Last Soviet Generation del 2006, che descrive i paradossi della vita in Unione Sovietica negli anni '70 e '80. Nel libro sostiene che sebbene tutti nell'Unione Sovietica sapessero che il sistema stava collassando, nessuno poteva immaginare un'alternativa allo status quo, e politici e cittadini erano rassegnati a mantenere la pretesa di una società funzionante. Nel corso del tempo, questa illusione divenne una profezia che si autoavvera e la falsità fu accettata da tutti come reale, un effetto che Yurchak definisce appunto 'ipernormalizzazione'.
Il filmmaker e documentarista della BBC Adam Curtis in questo suo ultimo lavoro del 2016 parte dall'analogia tra quel passaggio storico e l'eterno tracollo presente del sistema economico e politico, di cui siamo spettatori increduli e allo stesso tempo incantati, per ricostruire alcuni fili della trama complessa della storia degli ultimi 50 anni.
Il film è costruito con l'utilizzo di un'imponenete mole di materiale d'archivio, filmati storici, televisivi, interviste, l'immaginario visivo inconscio della nostra società, accompagnato dalla voce di Curtis e organizzato in nove capitoli:

1.1975
2.The Human Bomb
3.Altered States
4.Acid Flashback
5.The Colonel
6.The Truth Is Out There
7.Managed Outcomes
8.A Cautionary Tale
9.A World Without Power

venerdì 1 giugno 2018

venerdì 1 giugno 2018




DJEMBEFOLA

di Laurent Chevallier
1991


Questo film documenta il ritorno dell'artista Mamady Keita al suo villaggio natale in Guinea dopo la sua assenza per oltre un quarto di secolo. Un incontro con le proprie origini affondate nella musica più arcaica che sia mai arrivata a noi.

giovedì 17 maggio 2018

giovedì 17 maggio 2018




IN THE MIRROR OF MAYA DEREN

di Martina Kudlacek
2001



Un film sulla filmaker d'avanguardia Maya Deren.

Visioni extra:
● EXPERIMENTAL FILMS OF MAYA DEREN: - MESHES OF THE AFTERNOON (1943, 15m) - AT LAND (1944, 16m) - RITUAL IN TRASFIGURED TIME (1946, 16m)


mercoledì 18 aprile 2018

mercoledì 18 aprile 2018





ON THE SILVER GLOBE

di Andrzej Żuławski
1988


Una spedizione di astronauti giunge su un pianeta disabitato e fonda una società. Molti anni dopo, un astronauta è inviato dalla Terra sul pianeta dove viene accolto come un messia.

venerdì 13 aprile 2018

venerdì 13 aprile 2018




SPIT

di Michele Spagnolo



DIRTMOR presenta: SPIT di Michele Spagnolo.   
Il "Cinema Incompiuto" di Spagnuolo veste una forma temporanea nei muri di Dirtmor musicato dal vivo in collaborazione con Ememe, musicista d'avanguardia giapponese e Sissy Biasin.   
● SPIT (work in progress - in editing)  (2008-)   Immagini rubate, riflessi di forme oniriche, ombre, figure astratte, situazioni da incubo. Spit cerca coscienza nel nulla e trasforma in linguaggio ciò che comunemente non è contenuto in esso. Gli squilibri, la maniera in cui la psiche viene messa alla prova da un continuo bombardamento d'immagini, priva e degrada ogni livello estetico. Ne emergono forme confuse nate sull'idea di abbandono e di esasperazione della struttura narrativa, si mescolano allegorie e relazioni di materia. Paranoia, rabbia, insoddisfazione e altre forze  si discernono, abbandonando così l'uomo a una delle sue tante prigioni.   
"Fare anima comporta la distruzione di anima" James Hillman

mercoledì 4 aprile 2018

mercoledì 4 aprile 2018




PICTURES OF THE OLD WORLD

di Dušan Hanák
1972


Il film documenta la vita ai margini della società di alcune persone. Molti di loro sono anziani, totalmente estranei alla vita urbana dell'era industriale e raccontano le loro esistenze radicate nella terra, nella fatica, nella dipendenza da pochi altri esseri viventi perlopiù non umani.





THE CHILDREN OF LENINGRADSKY

di Andrzej Celiński e Hanna Polak
2005


Dalla caduta dell'Unione Sovietica, tra gli 1 e i 4 milioni di bambini russi sono divenuti senzatetto e circa 30 mila vivono intorno alla stazione di Mosca. Il film ne segue alcuni tra gli 8 e i 14 anni nella loro lotta per la sopravvivenza quotidiana alla stazione Leningradsky.

mercoledì 28 marzo 2018

mercoledì 28 marzo 2018




POPULATION 1

di Rene Daalder,
1986


Population 1 è un musical punk diretto da Rene Daalder. Dopo l'annientamento nucleare del pianeta, l'ultimo membro di una piccola società di sopravvissuti si ritrova intrappolato in una sala di controllo sotterranea, dove racconta la storia del suo mondo attraverso numeri musicali.
Starring: Tomata Du Plenty (Screamers)

Visioni extra:
● Laurie Anderson - Collected Videos (55m)
● Boredoms - Super Seeeeee (1998/27m)


mercoledì 21 marzo 2018

mercoledì 21 marzo 2018




ANIMATA RESISTENZA

di Francesco Montagner e Alberto Girotto
2014


Il documentario, ritratto del regista di animazione Simone Massi, è narrazione della sua opera poetica, portatrice incontaminata di memoria legata alla civiltà rurale, alla terra marchigiana, ai sentimenti della semplicità delle piccole cose, dei gesti quotidiani dentro ai quali si nascondono verità profonde e interrogativi esistenziali. Simone racconta la sua terra, i suoi avi, la civiltà contadina scomparsa per sempre. Piccole storie dimenticate dalla storia.

mercoledì 14 marzo 2018

mercoledì 14 marzo 2018




CYCLES OF THE MENTAL MACHINE

di Jacqueline Caux
2006


Cycles Of The Mental Machine racconta la storia e l'eredità musicale di Detroit, la Motorcity dove le tradizioni di blues, gospel, jazz e del R&B della Motown non si sono mai spente. Narra anche il destino dei giovani neri pionieri del suono techno, la cui controcultura musicale sorta dalle macerie ha conquistato il mondo. A guidarci in questi 'cicli' è la voce di Electrifying Mojo, leggendario DJ radiofonico, poeta della Mental Machine e mentore spirituale della techno. Nonostante deindustrializzazione, povertà e  distruzione, l'energia creativa infusa di una speranza inprosciugabile continua ad alimentare i cicli della Macchina Mentale.
  
Visioni extra:
> Charlemagne Palestine - Island Song (1976, 15m) 
> Charlemagne Palestine - Body Music (1973, 12m) 
> Beyond Ultra Violence - Uneasy Listening By Merzbow (1998/1h12m) di Aryan Kaganof

mercoledì 7 marzo 2018

mercoledì 28 febbraio 2018

mercoledì 28 febbraio 2018




PARIS IS BURNING

di Jennie Livingston
1990


Paris is Burning documenta i drag ball di New York, serate in cui gruppi di gay, travestiti e transessuali si sfidavano in concorsi di ballo, divisi in decine di categorie e sottocategorie. La maggior parte dei ballerini e dei performer di queste serate erano giovani afroamericani o ispanici respinti dalle loro famiglie d’origine. Ragazzi e ragazze soli al mondo, cacciati da casa per il loro essere gay o transgender, giovani poverissimi che rimettevano insieme i pezzi di un’identità razziale, culturale e di classe tutta da costruire. Molti di loro si prostituivano, dormivano dove capitava e quasi tutti si appoggiavano a una “house”. Le “houses of New York” erano delle comuni, dei ricoveri per ragazzi di strada senza niente e nessuno al mondo ed erano gestiti da “madri”, ovvero da drag queen più anziane.

mercoledì 21 febbraio 2018

mercoledì 21 febbraio 2018




LUCIFER RISING
1972

SCORPIO RISING
1963

INAUGURATION OF THE PLEASURE DOME
1954


di Kenneth Anger

mercoledì 14 febbraio 2018

mercoledì 14 febbraio 2018




LA CICATRICE INTERIEURE

di Philippe Garrel
1972


Il vagabondaggio di una donna, di due uomini e di un bambino su un pianeta lontano e gelido. Starring: Nico.

mercoledì 7 febbraio 2018

mercoledì 7 febbraio 2018




BOOK OF DAYS
1988

ELLIS ISLAND
1982


di Meredith Monk