mercoledì 27 febbraio 2013

mercoledì 27 febbraio 2013 - ore 21:30






DAYS OF ECLIPSE

di Aleksandr Sokurov
1988 - URSS




Il medico Dmitri Malyanov si trasferisce in un paese povero e remoto del Turkmenistan sovietico. Oltre a svolgere il suo lavoro come pediatra, intraprende delle ricerche sugli effetti della pratica religiosa sulla salute umana. L'ipotesi formulata è pericolosa e il tentativo di scrivere la sua tesi è accompagnato da eventi improbabili e bizzarri, come se una qualche forza lo ostacolasse e interferisse. Sokurov gira in maniera semidocumentaristica, alterna b/n e colori, sperimenta con i suoni, utilizza attori non professionisti. La sceneggiatura è basata sul romanzo di science fiction 'Definitely Maybe' ('A Billion Years Before The End Of The World', del 1974) dei fratelli Strugatsky.

mercoledì 20 febbraio 2013

mercoledì 20 febbraio 2013 - ore 21:30






BATMAN

di Leslie H. Martinson
1966 - USA 



Questo Batman, girato nella pausa estiva tra la prima e la seconda stagione della serie TV, è il primo film sui supereroi. Batman, affiancato dal fedele Robin, deve sventare un complotto contro le Nazione Unite ordito dai supercriminali Joker, Catwoman, il Pinguino e l'Enigmista. Il clima del film è surrealmente infantile, tutta la realizzazione è molto approssimativa e sopra le righe (con esiti spesso parodici) forse in linea anche coi fumetti dell'epoca, nei quali per correre ai ripari dalle campagne censorie si cercava di sminuire gli elementi noir del personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger, dandone un'interpretazione più "sorniona".

mercoledì 13 febbraio 2013

mercoledì 13 febbraio 2013 - ore 21:30







GIROTONDO, GIRO INTORNO AL MONDO

di Davide Manuli
1998 - Italia



Il primo lungometraggio di Davide Manuli racconta di Angelo, tossico, orfano cresciuto con una donna nomade, che reagisce al dolore per la morte del suo più caro amico per overdose grazie all'incontro con una prostituta di nome Serena. La cinepresa di Manuli si sposta in una landa quieta, tra periferie, baracche, campi; sembrano i resti di una geografia disastrata, così come le esili figurine umane sembrano i resti di una umanità esplosa, che annaspano tra marchette, eroina e solitudini laceranti. La percezione esatta del dolore non offusca però la luce trasfigurante del sole (catturata da una fotografia in bianco e nero purissima nella sua ruvidezza) e la liberazione della danza (giro giro tondo) che sempre ritornano.