mercoledì 30 maggio 2012

mercoledì 30 maggio 2012 - ore 21:30






CAVE OF FORGOTTEN DREAMS


di Werner Herzog
2010 - Francia



Qualcosa come 30mila anni fa alcuni uomini del paleolitico dipinsero sulle pareti di un’enorme grotta nel sud della Francia scene di caccia e di animali in branco. Nel 1994 lo speleologo Jean-Marie Chauvet ritrovò quasi per caso questi graffiti, in perfetto stato di conservazione: una frana aveva separato per migliaia di anni la grotta dal mondo esterno, preservando quello che può essere considerato come il primo grande ciclo pittorico della storia dell’arte.

giovedì 17 maggio 2012

giovedì 17 maggio 2012 - ore 21:30






STEREO 
CRIMES OF THE FUTURE 


di David Cronenberg
1969/70 - Canada



I primi due lungometraggi del regista canadese. "Il caos che mi attrae è molto privato e molto personale. Esistono delle piccole sacche di caos che tramano negli interstizi dei quella struttura sociale a cui piace insistere sul proprio ordine e sul proprio controllo, il conflitto che vedi è quello... In questi film, le istituzioni non sono malvagie, sono quasi nobili, sono il tentativo degli esseri umani, per quanto pazzi, di provare a strutturare e controllare il loro stesso destino. Dall’altra parte, possono essere la causa della loro stessa distruzione..."

mercoledì 2 maggio 2012

mercoledì 2 maggio 2012 - ore 21:30





SOY CUBA 

di Mikhail Kalatozov
1964 - Cuba, URSS



Soy Cuba è il film che Mikhail Kalatozov girò su Cuba, a Cuba, nel 1963. L’idea che il regista russo pose alla base del film è rivelata già nel titolo: a raccontare la sua anima e la sua Storia sarà la stessa terra di Cuba, in prima persona. E lo farà “liricamente”. Il racconto è organizzato in un prologo e quattro storie. Soy Cuba è ritenuto da molti un film strepitoso, capace di influenzare la poetica dei registi che ne entrano in contatto; alcune scene sono considerate tra le più belle della storia del cinema di tutti i tempi. Ciò che colpisce sono l'altissima qualità tecnica della fotografia di Uruševskij, la complessità dei movimenti di macchina e i lunghissimi piani sequenza che ci lasciano letteralmente senza fiato, vere e proprie acrobazie rese possibili da autentiche opere di ingegneria.