domenica 20 febbraio 2011

domenica 20 febbraio 2011 - ore 21:30





THE SHUTKA BOOK OF RECORDS

di Aleksandar Manic
2005 - Macedonia, Serbia, Repubblica Ceca



Tra la prigione e il cimitero di Skopje, Macedonia, si trova Shutka, capitale autodichiarata della cultura e tradizione gitana. Unico insediamento rom al mondo diventato Comune, con un sindaco rom, due canali TV che passano tanta bella musica rom, (poche) scuole rom, e un tizio che da vent’anni lavora alla creazione del primo dizionario della lingua romanì. Il novanta percento degli abitanti è disoccupato e si intrattiene in bizzarre competizioni. Collezionisti di film porno o musica turca, cacciatori di vampiri o playboy novantenni. Strizzando l'occhio a Kusturica, il microcosmo gitano di Shutka si colloca proprio sul confine tra verità e finzione, in bilico tra realtà e fantasia.

martedì 15 febbraio 2011

martedì 15 febbraio 2011 - ore 21:30





OGRO

di Gillo Pontecorvo
1979 - Italia, Spagna



Nei primi mesi del 1973 l'ETA progetta il sequestro dell'ammiraglio Luis Carrero Blanco, delfino del caudillo Francisco Franco, in cambio del quale verrà chiesta la liberazione di 150 detenuti politici. Ma quando Franco nomina Blanco presidente del consiglio, l'ETA decide che l'ammiraglio deve essere ucciso. Sintesi fra lezione civile e tensione nervosa, fra analisi psicologica e precisione dei ritmi. La regia di Pontecorvo e la recitazione degli attori (il caposquadra è Gian Maria Volonté) hanno la nuda secchezza del cinema di classe.

domenica 13 febbraio 2011

domenica 13 febbraio 2011 - ore 21:30





CORTOMETRAGGI:

Murder 
Teeth smile 
Let's break up the ball 
Two men and a wardrobe 
Lampa 
When angels fall 
The fat and the lean 
Ssaki 



di Roman Polanski
1957-1962 - Polonia
(durata totale 1h15m)



Questi apologhi si possono sempre leggere a più livelli, da quello politico a quello antropologico, da quello generazionale a quello metafisico di una sorta di burlesco filosofico. Polanski eredita dalla cultura ebrea il senso dello humour che gli evita conclusioni cupe e disperate; da quella francese un gusto surreale per l'assurdo e l'onirico, il fantastico puro che emerge dai profondi recessi della psiche; da quella polacca la nozione dello squallore borghese, intriso di sangue e di sesso ai livelli di massima depravazione. Nonostante i suoi cortometraggi siano di grande rilievo, rischia l'espulsione dalla scuola cinematografica di Lodz per il carattere indisciplinato e la idee asociali.

martedì 8 febbraio 2011

martedì 8 febbraio 2011 - ore 21:30





GARAGE OLIMPO

di Marco Bechis
1999 - Argentina, Italia



Nel 1978, restaurata in Argentina la dittatura militare, la 18enne Maria, maestrina impegnata nel sociale, è prelevata da casa e rinchiusa nel Garage Olimpo, uno dei 365 centri clandestini di tortura attivi a Buenos Aires tra il 1976 e il 1982, gestiti da squadracce paramilitari e collegati con gli alti comandi delle forze armate. Scritto con Lara Fremder da Bechis (che ventenne con passaporto italiano fu espulso dall'Argentina dopo un arresto nel 1977), questo duro, dolente e doloroso film non è una ricostruzione storico-politica, pur essendo scrupolosamente articolato su storie e particolari veri. Spinto dall'ambizione di arrivare al documento attraverso la finzione, Bechis si è posto il problema della rappresentazione della violenza. Ne descrive l'orrido grigiore di burocratica routine e sottolinea visivamente il contrasto tra la sua sotterranea presenza e la normalità della vita urbana. La direzione degli attori, la cura dei particolari, l'uso della luce, la scansione drammatica della vicenda fanno il resto.

domenica 6 febbraio 2011

domenica 6 febbraio 2011 - ore 21:30





KYNODONTAS 
(DOGTOOTH)

di Giorgios Lanthimos
2009 - Grecia



Padre e Madre inventano per i loro tre figli una realtà in cui è pericoloso uscire fuori dalla villa e dove tutto ciò che serve si trova all'interno. Una scissione insanabile tra il dentro e il fuori, una totale chiusura nella percezione della realtà effettiva. Seguendo regole inventate di sana pianta e una manipolazione costante basata su una lingua alterata e su conoscenze frammentarie e distorte, i giovani ragazzi sono deprivati di una coscienza autonoma. Inedito in Italia e premiato a Cannes 2009 col Un certain regard, Dogtooth è una pellicola perversa: sedendo sulla cattedra hanekiana, con diversi passaggi grotteschi e stranianti, il regista greco ci presenta la vita di questo gruppo familiare in un interno come un dato di fatto, senza possibile dialettica con una realtà alternativa. La luce di Bakatatakis illumina e acceca, mentre l'occhio geometrico di Lanthimos incombe entomologico tanto sui figli quanto sui genitori, vittime del loro stesso gioco.

martedì 1 febbraio 2011

martedì 1 febbraio 2011 - ore 21:30





THE CORPORATION

di Joel Bakan, Marc Achbar, Jennifer Abbott
2003 - Canada



Partendo da un dato storico (alla fine dell'Ottocento una legge federale, mai abrogata, riconobbe alle prime corporations degli USA il singolare statuto legale di persone private), gli autori hanno deciso di analizzare le corporations, ovvero le multinazionali, ricorrendo ai criteri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. La diagnosi finale è perentoria: psicopatia. Sono contraddistinte da una patologica ricerca del profitto e del potere, ossia da un comportamento antisociale e immorale, da una costante tendenza a violare le leggi e dall'assenza di qualsiasi senso di colpa: la vocazione al profitto illimitato e ad ogni costo è una metastasi simbolica nei paesi cosiddetti sviluppati e un cancro economico feroce in quella parte del mondo che stenta a emanciparsi. Sorretto nel montaggio da libere associazioni visive e sonore, nel corso di quasi 2 ore e mezzo, mette sul tappeto una lunga serie di problemi. Non mancano, nella parte finale, gli esempi di quel che si può fare per combattere in modi non violenti questa dittatura planetaria.