martedì 30 aprile 2013

martedì 30 aprile 2013 - ore 21:30





WICKED CITY

di Tai Kit Mak
1993 - Hong Kong



Basato sull'anime giapponese con lo stesso titolo e ambientato a Hong Kong, il film combina azione, trame fantascientifiche e poliziesche, sesso, droga e creature demoniache.


martedì 23 aprile 2013

martedì 23 aprile 2013 - ore 21:30





FULL METAL YAKUZA

di Takashi Miike
1997 - Giappone



Kensuke Hagane (Tsuyoshi Ujiki) è un timido e maldestro ragazzo che vorrebbe diventare uno yakuza. Il suo eroe è Tosa (Takeshi Caesar), uno spietato yakuza armato di una katana. Questi compie una strage davanti alla propria ragazza e viene arrestato. Dopo sette anni Tosa esce dal carcere e ritrova Hagane, sempre più imbranato e disperato. I due vengono attirati in una trappola e uccisi. Uno scienziato pazzo compra al mercato nero i cadaveri dei due e ricostruisce in laboratorio il corpo di Hagane, trapiantandogli il cuore di Tosa. Risvegliatosi, Hagane si ritrova a mangiare solo metallo e decide di vendicare Tosa, uccidendo coloro che hanno attuato l'agguato. Hagane incontra anche la ragazza di Tosa, che però viene catturata dalla yakuza e ferocemente torturata.

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013 - dalle 16:00
giornata di virtualità e concatenamenti






THE CREMASTER CYCLE

di Matthew Barney
1994-2002 - USA



The Cremaster Cycle è una serie di cinque film scritti, diretti e interpretati dal genio visionario di Matthew Barney, apparsi in volontario disordine cronologico. Il risultato è un’epopea surreale, ricca di riferimenti cinematografici e letterari dove pezzi di storie si intrecciano e si sfiorano, dando vita ad una narrazione dai risvolti onirici e carica di immagini ambigue e misteriosamente allegoriche. Un’orgia di immagini di stupefacente bellezza, un viaggio epico nell'inconscio, per esplorare le vie del desiderio e della sessualità.

giovedì 18 aprile 2013

giovedì 18 aprile 2013 - ore 21:30





THE ORCHESTRA

di Zbigniew Rybczynski
1990 - Polonia



The Orchestra è un video composto da sei brani di musica che Rybczynski traduce in immagini riflettendo sui temi della classe sociale, del sesso e dell’invecchiamento. Questo film, girato in video ad alta definizione, testimonia le straordinarie possibilità di effetti che si celano dietro questa tecnica, per cui l’immagine può duplicarsi praticamente senza alterazione tutte le volte che è necessario. Rybczynski interviene in diretta sulla ripresa, grazie al pilotaggio automatico della camera (motion control) associato alla vecchia tecnica dell’intarsio (blue screen).