domenica 25 dicembre 2011

domenica 25 dicembre 2011 






BEGOTTEN

di Elias Merhige
1991 - USA



Dio si suicida sventrandosi con un rasoio. Tramite la sua morte viene generata Madre Natura che, masturbando il cadavere di Dio, si feconda e genera il Figlio, un umanoide deforme e tremante. Madre e Figlio andranno nel mondo degli uomini dove saranno crudelmente martoriati. Begotten non è un film, forse è la sua antitesi, di sicuro è un'esperienza allucinante e allucinata di avanguardia ermetica ma espressionista. Caratterizzato da una violenza visiva mai vista prima (forse solo in Tetsuo di Tsukamoto) è considerato unanimemente una delle massime espressioni del genere weird e da Susan Sontag su Time Magazine "uno dei dieci film più importanti dei tempi moderni, in confronto al quale Eraserhead di Lynch sembra Ernesto salva il Natale".

mercoledì 7 dicembre 2011

mercoledì 7 dicembre 2011 - ore 21:30





I DIAVOLI

di Ken Russell
1971 - UK



Ispirata ad un libro di Aldous Huxley: nella Francia del 1634 sotto il cardinale Richelieu, Urban Grandier, prete illuminato ma scopatore impenitente, e Suor Giovanna degli Angeli, madre superiora di un convento delle Orsoline a Loudun, sono al centro di un processo per stregoneria. Se non si considera il taglio politico (alleanza tra Stato e Chiesa, intolleranza ideologica come strumento di dominio, ricorso all'erotismo come valvola di scarico delle tensioni antistituzionali), si travisa il film, riducendolo a uno strepitoso e ripugnante luna park fantastorico di sesso, orrori e violenze. Capolavoro truculento e scomodo, disturbante e meraviglioso, diretto da uno sfrenato e violentissimo Ken Russell (cattolico, si badi bene), mai più così perfetto nel mediare tra il suo furore visionario e la pregnanza di una messinscena che accumula tutto e in cui tutto è fuori dalle epoche (le scenografie sono di Derek Jarman). Censurato, vietatissimo, scandaloso.

martedì 8 novembre 2011

martedì 8 novembre 2011 - ore 21:30






IL CUOCO, IL LADRO, SUA MOGLIE E L'AMANTE

di Peter Greenaway
1989 - UK, Francia



In un ristorante francese di Londra si consuma, con la complicità dello chef, l'adulterio tra la moglie di un volgare e ricco mafioso e un bibliotecario. Le conseguenze saranno grottesche. Esaltato dalla fotografia di Sacha Verny e dalla musica genialmente semplice di Michael Nyman, fondato sul trinomio cibo-sesso-violenza, è il film più sarcastico, feroce e divertente di Peter Greenaway. Anche il più politico. La ripetitività del racconto, scandito in dieci giornate, è sostenuta da un umorismo nero.

martedì 25 ottobre 2011

martedì 25 ottobre 2011 - ore 21:30 





SPACEMAN CONTRO I VAMPIRI DELLO SPAZIO

di Teruo Ishii
1957 - Giappone



Spaceman combatte contro una razza aliena in procinto di conquistare la Terra. Delirante b-movie sci-fi ultraweird: fenomeni paranormali, dischi volanti, epidemie, streghe, mostri alieni, organizzazioni paramilitari e parafasciste, raggi laser, arti marziali e calzamaglie. Il protagonista è un singolare supereroe dalla candida tuta attillata con una specie di marsina che parte dalla spessa cintura e si congiunge ad una mantellina. Spaceman vola beato tra le stelle ed è in costante contatto radio con i buoni mediante una piccola antenna che gli spunta sopra la fronte dal cappuccio. Diretto da Teruo Ishii, futuro regista di film exploitation e pinky violence.

martedì 11 ottobre 2011

martedì 11 ottobre 2011 - ore 21:30





LO ZIO BOONMEE CHE SI RICORDA LE VITE PRECEDENTI

di Apichatpong Weerasethakul
2010 - Thailandia



Lo Zio Boonmee, ha deciso di trascorrere i suoi ultimi giorni nella giungla, circondato dai suoi cari. All'improvviso, il fantasma della moglie defunta torna da lui per assisterlo, e il figlio scomparso ricompare in forma non-umana. Weerasethakul ambisce a ricreare, dunque, un immaginario, inscrivendolo nel rapporto erotico tra uomo e natura, ancorando paradossalmente il mentale al reale. Il passaggio tra dimensioni, la trasmigrazione sotterranea di figure ed eventi, il rapporto tra uomo e natura, giungla e civiltà, la struttura binaria della narrazione, la concretizzazione delle astrazioni, il naturalismo Warholiano dello sguardo, i compiti shock a cui ricorre chi conosce Ėjzenštejn e sa, con Godard, che il cinema è montaggio; sono questi i temi e gli stilemmi dell'autore thailandese. Palma d'Oro al Festival di Cannes.

giovedì 6 ottobre 2011

giovedì 6 ottobre 2011 - ore 21:30






AVRIL

di Otar Iosseliani
1961 - URSS



Una giovane coppia inizialmente felice per l'appartamento e i servizi loro forniti dallo stato sovietico viene lentamente e letteralmente assoggettata da questi in un crescendo di alienazione. Il primo mediometraggio del georgiano Iosselliani combina la commedia al dramma denso di significato. Stilisticamente ricercato, soprattutto nel particolare utilizzo del sonoro.

martedì 20 settembre 2011

martedì 20 settembre 2011 - ore 21:30





SYNECDOCHE, NEW YORK

di Charlie Kaufman
2008 - USA



Caden Cotard, regista di teatro, dirige uomini e donne che si sostituiscono per mestiere a personaggi fittizi. Ma la sua ossessiva paura della morte lo spinge a concepire un progetto assai più ambizioso, forse terapeutico nei propositi, ma autodistruttivo nell’infinita, inconcludente esecuzione: attori che interpretano persone reali, cioè lui stesso e i suoi cari, nella vita di ogni giorno; e poi attori che interpretano attori che interpretano lui e i suoi cari; e poi attori che interpretano attori e via dicendo. Per Charlie Kaufman, il principio di identità è un infinito e sfibrante processo di sostituzione. E quest’ossessione interpretativa, nel tentativo di capire se stessi e il proprio dolore attraverso qualcun altro e qualcos’altro, naufraga in un delirio narcisistico soffocante. Sostituzione, travestimento e sdoppiamento, come metodi paradossali per decifrare il problema dell’identità, sono il martellante cruccio di Kaufman (già sceneggiatore di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee, Confessioni di una mente pericolosa, Human nature, Se mi lasci ti cancello). Un manuale surreale, nerissimo e deprimente su come farsi divorare da se stessi.

martedì 13 settembre 2011

martedì 13 settembre 2011 - ore 21:30






VA' E VEDI

di Elem Klimov
1985 - URSS



Bielorussia, 1943: le truppe naziste, dirette verso la Russia, mettono a ferro e fuoco centinaia di villaggi. Un gruppo di soldati della resistenza viene a reclutare un ragazzino, per la disperazione della madre. "Con noi starà al caldo", la rassicurano. A costo di bruciare vivo. In Va e vedi si fa terra bruciata di molta retorica da war drama, non esistono eroismi ammissibili, né s'intuiscono vie di scampo. Come in Apocalypse now, la guerra è uno stato disturbato della mente, l'orrore umano il suo distillato; come ne La sottile linea rossa, alla distruzione generalizzata risponde il canto straziato di una natura edenica e remota; ma nel suo realismo viscerale, nel vivido sonoro, nell'allucinato espressionismo dei suoi attori (tutti non professionisti) e nel formalismo visivo il furioso requiem di Klimov non ha pari.


martedì 6 settembre 2011

martedì 6 settembre 2011 - ore 21:30





OUTRAGE

di Takeshi Kitano
2010 - Giappone



Uno yakuza-eiga, punto. Un film di gangster che sparano. In cui non c'è niente da scavare, non ci siano profonde riflessioni sulla vita e sulla morte, sull’arte e sulla poesia, ma solo gangster che sparano. Gangster che si uniscono, complottano, si tradiscono, si uccidono, e poi ricominciano da capo. Quello che resta della poetica di Kitano in Outrage è insomma lo scheletro del suo cinema più violento, sardonico e spietato. Un film sulla solitudine (anche di un genere) e sull’invalidità dei valore dell’usanza, dove persino un sacrosanto dito amputato come pegno risulta essere anacronistico.

giovedì 7 luglio 2011

giovedì 7 luglio 2011 - ore 21:30





SONGS FROM THE SECOND FLOOR

di Roy Andersson
2000 - Svezia



Una plumbea città svedese, paralizzata dal traffico e da un interminabile corteo di flagellanti, affoga nella follia dei suoi abitanti mentre un poeta ne osserva il declino tra le lacrime bloccato nel letto di un ospedale psichiatrico. Una allucinata e asfissiante apocalisse per immagini, tinta di atroce sarcasmo e venata del più disperato pessimismo. Opera estrema per molti versi, provocatoria riflessione sul vuoto commerciare di simboli religiosi e sul vuoto vivere di agenti di borsa e torvi generali nazisti ultra-centenari. Aberrato sguardo su una umanità febbricitante e smarrita in medievali inquietudini millenaristiche e sconvolta dalle oblique vertigini della malattia mentale. Raffinato esercizio estetico e stilistico, radicale nel suo impianto di regia, ogni sequenza si sviluppa essenzialmente nel senso della profondità. Premio speciale della giuria a Cannes.

giovedì 30 giugno 2011

giovedì 30 giugno 2011 - ore 21:30





AGENTE LEMMY CAUTION, MISSIONE ALPHAVILLE

di Jean-Luc Godard
1965 - Francia



Lemmy Caution ha una missione da compiere ad Alphaville, città del futuro di un'altra galassia, dove tutto è diretto da Alpha60, computer che ha messo al bando i sentimenti. Si tratta di una parabola futuristica sulla società dei consumi, sulla disumanizzazione post industriale, sull'alienazione in una tecnocrazia distopica. La tipica tecnica di Godard di integrare la rivisitazione dei generi di serie b (in questo caso fantascienza, spionaggio e noir) con la ricerca filosofica sul linguaggio del cinema (luce e suono) raggiunge qui uno dei suoi vertici.

giovedì 19 maggio 2011

giovedì 19 maggio 2011 - ore 21:30





ELI ELI LEMA SABACHTHANI?

di Shinji Aoyama
2005 - Giappone



"Dio, Dio, perchè mi hai abbandonato?". 2015, un virus denominato Sindrome di Lemming costringe gli infettati al suicidio. Mucchi di corpi giacciono insepolti mentre due musicisti vagano nello spazio deserto registrando suoni e rumori di ogni tipo. Il noise non guarisce dalla voglia di morire ma sgombra la mente e la purifica, così, quella che sarebbe una fine obbligata può diventare una scelta il cui esito, di fronte a un mondo tanto bello quanto perso, non è così scontato. Tutto ruota sull'armonizzazione di musica e immagini, obiettivo raggiunto a piene mani da Aoyama che mette in scena un ossimoro audio-visivo suggestivo e fortemente poetico.

giovedì 12 maggio 2011

giovedì 12 maggio 2011 - ore 21:30





E JOHNNY PRESE IL FUCILE

di Dalton Trumbo
1971 - USA



Colpito da una cannonata nell'ultimo giorno della guerra, Joe Benham perde gambe, braccia e parte del viso, diventando un troncone di carne pensante. Esordiente nella regia a 65 anni, lo sceneggiatore collaboratore di Kubrick Dalton Trumbo adatta un suo romanzo del 1938. Atroce requisitoria contro la guerra, grido di pietà e indignazione, attacco alla scienza e all'esercito, interrogazione sull'esistenza di Dio, si svolge a 2 livelli: la realtà presente in bianconero, i ricordi e i sogni a colori. Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.

giovedì 5 maggio 2011

giovedì 5 maggio 2011 - ore 21:30





METAMORPHOSIS

di Valerij Fokin
2002 - Russia



Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto. Difficile elencare tutti gli adattamenti che dal 1912, anno d’uscita del racconto, ad oggi cinema e teatro hanno dedicato alla straordinaria metafora kafkiana; questo di Valerij Fokin, noto soprattutto come regista teatrale, è sicuramente da considerare uno dei migliori in assoluto. Regia e fotografia sono su livelli d’eccellenza, altrettanto il gruppo di attori tra cui svetta Jevgenij Mironov che con una performance fenomenale, a tratti circense, dà vita alla complessa gamma di tonalità del protagonista, su cui il racconto si regge.

lunedì 2 maggio 2011

lunedì 2 maggio 2011 - ore 21:30





MISTER DESIGNER

di Oleg Teptsov
1988 - URSS



Pittore, scultore e scenografo di successo Platon è tormentato da una disperata e convulsa confutazione del lavoro di Dio, le cui creazioni egli considera inadeguate, fragili e poco adatte alla vita, mentre a lui, Platon, non rimane altro che completare il lavoro del Creatore, offrendo loro la vita eterna attraverso le sue tele e le sue sculture. Teptsov si muove perfettamente in questo scenario decadente addensando efficacemente le linee temporali della pellicola e, ispirandosi ai miti di Faust e Prometeo, rinnova l'antico desiderio dell'uomo di sostituirsi a Dio nella sua opera di creare la vita, superando i limiti naturali dell'esistenza e della morte.

domenica 24 aprile 2011

domenica 24 aprile 2011 - ore 21:30





PLAYTIME

di Jacques Tati
1967 - Francia



Una giornata tra uffici asettici e glaciali, traffico metropolitano, turiste straniere e night da sabotare. Monsieur Hulot saltella da una parte all’altra, trasportato dal fato e sempre in grado di meravigliarsi: è l’unica cosa che lo rende più umano e lo distingue dalla catena di montaggio. Con le sue stramberie riesce a fare contrasto con la normalità della nostra quotidianità ed a farcela vedere in controluce, in maniera distaccata. Caso più unico che raro di kolossal comico (Tati fa sorgere alla periferia di Parigi una piccola città ultramoderna, tutta fatta di vetro e acciaio, Tativille), è un apologo contro i rischi della disumanizzazione e alienazione del mondo moderno, della schiavitù ai modi di produzione post-industriale. La stralunata poetica dell’autore e la cibernetica come stile di vita che, tra suoni rumori cacofonie e linguaggi incompatibilmente diversi, tende alla pazzia, confluiscono in una messinscena complessa e attentissima che celebra un tragicomico horror vacui della nostra normalità. Tati, uno dei più originali comici del dopoguerra, ha messo in immagini la crisi spirituale del nostro secolo.

giovedì 21 aprile 2011

giovedì 21 aprile 2011 - ore 21:30






ENTER THE VOID

di Gaspar Noé
2009 - Francia



Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo: Oscar vende droga, Linda fa spogliarellista in un nightclub. Un delirio psichedelico durante il quale il regista si propone di investigare nientemeno che il mistero della vita e della morte in ogni sua fase, dalla concezione al trapasso. Enter the Void è un’opera di proporzioni monumentali e di ambizioni sproporzionate, parte film narrativo, parte videoart. Sadico il film, che sottopone i suoi personaggi alle torture fisiche e psicologiche più efferate che la vita abbia da offrire. Masochista lo spettatore che subisce a sua volta la violenza del film stesso, dal ritmo esasperante ai numerosi voli pindarici e le frequenti allucinazioni digitali, dall’estrema saturazione della palette che fa bruciare gli occhi all’angoscia che trasuda dalla quasi incessante colonna sonora.

giovedì 14 aprile 2011

giovedì 14 aprile 2011 - ore 21:30 





TETSUO III: THE BULLET MAN

di Shinya Tsukamoto
2009 - Giappone



Sono passati vent'anni esatti da quando nel suo primo Tetsuo, indiscusso capolavoro cyber-punk, un giovane regista giapponese divenne autore di culto in tutto il mondo con la storia di un comune impiegato che, in seguito ad un misterioso contagio, iniziava a trasformarsi in un cyborg. Estasi dell'ibridazione, metallo che innerva la carne, immagini velocissime che come scariche cinetiche si alternano a ripetizione. L'immaginario tecnorganico di Tetsuo irrompe nuovamente sullo schermo con la sua buona dose di violenza. Ed infatti oggi come nel 1989, il visivo truce e angoscioso, il sonoro fatto di rumori metallici e destabilizzanti dominano la scena.

giovedì 31 marzo 2011

giovedì 31 marzo 2011 - ore 21:30





IL SACRIFICIO

di Andrej Tarkovskij
1986 - Svezia, Francia



Nella sua casa su un'isola svedese l'anziano intellettuale Alexander festeggia con i familiari il suo compleanno quando arriva per televisione l'annuncio di una catastrofe misteriosa. E' una parabola mistica sull'assenza di spiritualità nella nostra cultura occidentale, fondata sull'avere più che sull'essere, e un apologo metafisico sulla paura e la disperazione rimossa dell'apocalisse nucleare. È anche una variazione sul tema dell'uccisione del Padre, ossia della figura che di generazione in generazione dev'essere venerata e, insieme, sacrificata. Questo film sul silenzio ha un fascino sonoro pari, se non superiore, a quello visivo, affidato al cromatismo depurato di Svan Nykvist, operatore prediletto di Ingmar Bergman. L'ultimo di Tarkovskij è uno dei suoi film più limpidi, fondato su una drammaturgia semplice, persino didascalica, sebbene non vi manchino i nodi enigmatici né i personaggi misteriosi.

giovedì 24 marzo 2011

giovedì 24 marzo 2011 - ore 21:30





RAN

di Akira Kurosawa
1985 - Giappone



Tragico viaggio verso la follia e la morte di Hidetora, signore e tiranno giapponese della guerra, che divide il suo principato tra i tre figli ingrati. Prima di spegnersi pronuncia una condanna senza rimedio dell'intera umanità. Ridotta all'osso la trama del Re Lear di Shakespeare, con Ran (caos, follia) Kurosawa ha fatto un grande film sul disfacimento e il crollo del mondo. Dopo una prima parte espositiva nella seconda i momenti di canto alto sono parecchi.

giovedì 17 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011 - ore 21:30





A CASA

di Sarunas Bartas
1997 - Lituania, Germania



In un vecchio casale sporco e abbandonato vivono in silenzio e solitudine degli sconosciuti. Trascorrono la loro vita in una dimensione al limite della realtà, dove non c'è percezione del tempo, ma solo di uno spazio ben preciso ma senza nome. Il film è quasi privo di dialoghi, l'unica voce umana è quella di un narratore esterno che esprime la sua incapacità di comunicare con sua madre. La casa di Bartas è fredda e decadente, abitata da personaggi raccolti in solitudine che si incontrano, si sfiorano, ma non si parlano. Il silenzio è abbattuto solo dai rumori delle loro azioni.

martedì 1 marzo 2011

martedì 1 marzo 2011 - ore 21:30





LA BATTAGLIA DI ALGERI

di Gillo Pontecorvo
1966 - Italia, Algeria



Nell'ottobre 1957, mentre i paracadutisti del colonnello Mathieu rastrellano la Casbah, Ali La Pointe, uno dei capi della guerriglia algerina, rievoca il passato, l'organizzazione dell'FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), gli attentati, gli scioperi, le delazioni. Sobria rievocazione di taglio documentaristico sulla base di una solida sceneggiatura di Franco Solinas che, con forte coralità e qualche dilatazione nelle fasi degli attentati, mostra una guerra di popolo, spiegando anche le ragioni del “nemico”, i francesi. Leone d'oro a Venezia, il film ebbe vasta risonanza internazionale, soprattutto sui mercati di lingua inglese, diventando, fra l'altro, un film di studio per le Black Panthers. Musica di Ennio Morricone e splendido bianconero scope di Marcello Gatti.

domenica 20 febbraio 2011

domenica 20 febbraio 2011 - ore 21:30





THE SHUTKA BOOK OF RECORDS

di Aleksandar Manic
2005 - Macedonia, Serbia, Repubblica Ceca



Tra la prigione e il cimitero di Skopje, Macedonia, si trova Shutka, capitale autodichiarata della cultura e tradizione gitana. Unico insediamento rom al mondo diventato Comune, con un sindaco rom, due canali TV che passano tanta bella musica rom, (poche) scuole rom, e un tizio che da vent’anni lavora alla creazione del primo dizionario della lingua romanì. Il novanta percento degli abitanti è disoccupato e si intrattiene in bizzarre competizioni. Collezionisti di film porno o musica turca, cacciatori di vampiri o playboy novantenni. Strizzando l'occhio a Kusturica, il microcosmo gitano di Shutka si colloca proprio sul confine tra verità e finzione, in bilico tra realtà e fantasia.

martedì 15 febbraio 2011

martedì 15 febbraio 2011 - ore 21:30





OGRO

di Gillo Pontecorvo
1979 - Italia, Spagna



Nei primi mesi del 1973 l'ETA progetta il sequestro dell'ammiraglio Luis Carrero Blanco, delfino del caudillo Francisco Franco, in cambio del quale verrà chiesta la liberazione di 150 detenuti politici. Ma quando Franco nomina Blanco presidente del consiglio, l'ETA decide che l'ammiraglio deve essere ucciso. Sintesi fra lezione civile e tensione nervosa, fra analisi psicologica e precisione dei ritmi. La regia di Pontecorvo e la recitazione degli attori (il caposquadra è Gian Maria Volonté) hanno la nuda secchezza del cinema di classe.

domenica 13 febbraio 2011

domenica 13 febbraio 2011 - ore 21:30





CORTOMETRAGGI:

Murder 
Teeth smile 
Let's break up the ball 
Two men and a wardrobe 
Lampa 
When angels fall 
The fat and the lean 
Ssaki 



di Roman Polanski
1957-1962 - Polonia
(durata totale 1h15m)



Questi apologhi si possono sempre leggere a più livelli, da quello politico a quello antropologico, da quello generazionale a quello metafisico di una sorta di burlesco filosofico. Polanski eredita dalla cultura ebrea il senso dello humour che gli evita conclusioni cupe e disperate; da quella francese un gusto surreale per l'assurdo e l'onirico, il fantastico puro che emerge dai profondi recessi della psiche; da quella polacca la nozione dello squallore borghese, intriso di sangue e di sesso ai livelli di massima depravazione. Nonostante i suoi cortometraggi siano di grande rilievo, rischia l'espulsione dalla scuola cinematografica di Lodz per il carattere indisciplinato e la idee asociali.

martedì 8 febbraio 2011

martedì 8 febbraio 2011 - ore 21:30





GARAGE OLIMPO

di Marco Bechis
1999 - Argentina, Italia



Nel 1978, restaurata in Argentina la dittatura militare, la 18enne Maria, maestrina impegnata nel sociale, è prelevata da casa e rinchiusa nel Garage Olimpo, uno dei 365 centri clandestini di tortura attivi a Buenos Aires tra il 1976 e il 1982, gestiti da squadracce paramilitari e collegati con gli alti comandi delle forze armate. Scritto con Lara Fremder da Bechis (che ventenne con passaporto italiano fu espulso dall'Argentina dopo un arresto nel 1977), questo duro, dolente e doloroso film non è una ricostruzione storico-politica, pur essendo scrupolosamente articolato su storie e particolari veri. Spinto dall'ambizione di arrivare al documento attraverso la finzione, Bechis si è posto il problema della rappresentazione della violenza. Ne descrive l'orrido grigiore di burocratica routine e sottolinea visivamente il contrasto tra la sua sotterranea presenza e la normalità della vita urbana. La direzione degli attori, la cura dei particolari, l'uso della luce, la scansione drammatica della vicenda fanno il resto.

domenica 6 febbraio 2011

domenica 6 febbraio 2011 - ore 21:30





KYNODONTAS 
(DOGTOOTH)

di Giorgios Lanthimos
2009 - Grecia



Padre e Madre inventano per i loro tre figli una realtà in cui è pericoloso uscire fuori dalla villa e dove tutto ciò che serve si trova all'interno. Una scissione insanabile tra il dentro e il fuori, una totale chiusura nella percezione della realtà effettiva. Seguendo regole inventate di sana pianta e una manipolazione costante basata su una lingua alterata e su conoscenze frammentarie e distorte, i giovani ragazzi sono deprivati di una coscienza autonoma. Inedito in Italia e premiato a Cannes 2009 col Un certain regard, Dogtooth è una pellicola perversa: sedendo sulla cattedra hanekiana, con diversi passaggi grotteschi e stranianti, il regista greco ci presenta la vita di questo gruppo familiare in un interno come un dato di fatto, senza possibile dialettica con una realtà alternativa. La luce di Bakatatakis illumina e acceca, mentre l'occhio geometrico di Lanthimos incombe entomologico tanto sui figli quanto sui genitori, vittime del loro stesso gioco.

martedì 1 febbraio 2011

martedì 1 febbraio 2011 - ore 21:30





THE CORPORATION

di Joel Bakan, Marc Achbar, Jennifer Abbott
2003 - Canada



Partendo da un dato storico (alla fine dell'Ottocento una legge federale, mai abrogata, riconobbe alle prime corporations degli USA il singolare statuto legale di persone private), gli autori hanno deciso di analizzare le corporations, ovvero le multinazionali, ricorrendo ai criteri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. La diagnosi finale è perentoria: psicopatia. Sono contraddistinte da una patologica ricerca del profitto e del potere, ossia da un comportamento antisociale e immorale, da una costante tendenza a violare le leggi e dall'assenza di qualsiasi senso di colpa: la vocazione al profitto illimitato e ad ogni costo è una metastasi simbolica nei paesi cosiddetti sviluppati e un cancro economico feroce in quella parte del mondo che stenta a emanciparsi. Sorretto nel montaggio da libere associazioni visive e sonore, nel corso di quasi 2 ore e mezzo, mette sul tappeto una lunga serie di problemi. Non mancano, nella parte finale, gli esempi di quel che si può fare per combattere in modi non violenti questa dittatura planetaria.

domenica 23 gennaio 2011

domenica 23 gennaio 2011 - ore 21:30





BERLINGUER TI VOGLIO BENE

di Giuseppe Bertolucci e Roberto Benigni
1977 - Italia



Mario Cioni è un ragazzo povero e ossessionato dalle donne. Ama Berlinguer, non crede in Dio, ha una madre possessiva. Un’Arancia meccanica becera nostrana, vietato ai minori per i turpiloqui che la contraddistinguono, insieme a bestemmie, squallore sessuale e dissacrazioni varie. L’oscenità non è gratuita ma sintomo di una condizione di malessere, espressione viva di un sottoproletariato contadino/provinciale senza soldo e fica, incazzato e messo alle corde, abbandonato dal cinema dopo Pasolini, padre putativo della pellicola.

domenica 16 gennaio 2011

domenica 16 gennaio 2011 - ore 21:30





CANI ARRABBIATI

di Mario Bava
1974 - Italia



Claustrofobico incubo on-the-road, questo titolo segna una decisa virata verso il realismo da parte del più osannato tra i maestri dell'horror italiano: Mario Bava. Un concentrato di cruda violenza, colpi di scena e feroce bastardaggine: cocktail votato all'intrattenimento in grado di ispirare i massimi esponenti del prolifico filone/carrozzone del pulp moderno. Inutile sottolineare le assonanze tra Rabid Dogs (questo il titolo inglese) e Reservoir Dogs (Le Iene) di Tarantino, che si può quasi considerare un ispirato ed ironico remake del film di Bava. Girato quasi interamente nell'abitacolo di un'auto, Rabid Dogs è duro da digerire, volgare al limite del sopportabile, sporco e sudato come i protagonisti, cani rabbiosi e famelici. Insostenibile ritratto dei baratri più profondi della basezza umana, ma anche capolavoro del thrilling di genere.

lunedì 10 gennaio 2011

lunedì 10 gennaio 2011 - ore 21:30





L'ISOLA

di Kim Ki-Duk
2000 - Corea del Sud



Hee-Jin vive in una piccola casa su un lago attrezzato con piccole abitazioni galleggianti, vendendo ai pescatori cibo di giorno e il proprio corpo di notte. Un giorno arriva il misterioso e turbato Hyun-Shik e tra i due si creerà un forte legame di passione e dipendenza psicologica. Partendo dall’antico abbraccio tra Eros e Thanatos, il regista segue meticolosamente la propria deviazione tratteggiando un amore veicolato dal dolore: gli amanti sono capaci di struggenti tenerezze e crudeltà impronunciabili, instaurando un rapporto duale di sottomissione/ dominazione. Alla Mostra di Venezia 2000 fece scalpore tra il pubblico e sconcertò i critici.

martedì 4 gennaio 2011

martedì 4 gennaio 2011 - ore 21:30





L'ONDA

di Dennis Gansel
2008 - Germania



Ispirato a un fatto vero, un esperimento fatto a Palo Alto, California, negli anni 60. La settimana a tema prevede un corso sull'autocrazia e l'esperimento del professore porta a una microsocietà totalitaria con un proprio nome (l'onda del titolo), un motto, un saluto e un credo che si definisce velocemente, ferocemente. Se gli studenti pensano di sapere cos'è il nazismo e sono convinti che esso non potrà mai tornare, la realtà dimostra l'esatto contrario, la dittatura si impone facilmente, i ragazzi fanno crescere all'istante uno spirito di corpo esasperato (eliminazione di sottogruppi, uniformi e pochi accidenti: le menti deboli sono subito soggiogate ed emarginano e bollano come diverso chi non si adegua) ed è un veleno sottile che si impadronisce delle loro vite e della loro sensibilità. Allo stesso modo si sviluppa e matura una dissidenza che cerca di arginare prima, e di neutralizzare poi, gli effetti dell'esperimento di fascismo su alunni travolti dal mito del potere e della disciplina.