martedì 20 settembre 2011 - ore 21:30
SYNECDOCHE, NEW YORK
di Charlie Kaufman
2008 - USA
Caden Cotard, regista di teatro, dirige uomini e donne che si sostituiscono per mestiere a personaggi fittizi. Ma la sua ossessiva paura della morte lo spinge a concepire un progetto assai più ambizioso, forse terapeutico nei propositi, ma autodistruttivo nell’infinita, inconcludente esecuzione: attori che interpretano persone reali, cioè lui stesso e i suoi cari, nella vita di ogni giorno; e poi attori che interpretano attori che interpretano lui e i suoi cari; e poi attori che interpretano attori e via dicendo. Per Charlie Kaufman, il principio di identità è un infinito e sfibrante processo di sostituzione. E quest’ossessione interpretativa, nel tentativo di capire se stessi e il proprio dolore attraverso qualcun altro e qualcos’altro, naufraga in un delirio narcisistico soffocante. Sostituzione, travestimento e sdoppiamento, come metodi paradossali per decifrare il problema dell’identità, sono il martellante cruccio di Kaufman (già sceneggiatore di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee, Confessioni di una mente pericolosa, Human nature, Se mi lasci ti cancello). Un manuale surreale, nerissimo e deprimente su come farsi divorare da se stessi.